dalla rivista di scienza ‘Newton‘ di luglio 2010
di Chiara Albicocco e Davide Cassi
…con tutte quelle, tutte quelle bollicine…
Così il ritornello di una delle più famose canzoni di Vasco Rossi celebra l’anidride carbonica contenuta nella Coca Cola. Nella bottiglia aperta di Coca Cola. Perché, non so se ci avete mai fatto caso, nelle bottiglie ancora sigillate le bollicine non si vedono. La spiegazione è da ricercarsi nella pressione. Un gas è tanto più solubile in un liquido quanto più la pressione è alta. Quando la bottiglia di una bevanda gasata è ancora chiusa, la pressione del gas all’interno è alta e l’anidride carbonica è molto solubile, completamente disciolta. Quando si toglie il tappo, la pressione diminuisce e il gas che c’è all’interno si libera rapidamente, producendo colonne di bollicine che dal fondo migrano verso l’alto.
Questo rapporto tra solubilità e pressione è tipico dei gas. Per capire meglio cosa succede si può fare anche l’esperimento contrario: se aggiungiamo l’anidride carbonica all’interno di una bottiglia d’acqua, chiudiamo il tappo e agitiamo, osserveremo un’implosione; un accartocciamento della bottiglia dovuto alla diminuzione di pressione provocata dallo scioglimento del gas nel liquido.
L’anidride carbonica è anche responsabile del senso di pizzicore che sentiamo in bocca quando beviamo una bibita gasata. Questa sensazione infatti è provocata dall’acido carbonico che si sprigiona quando l’anidride carbonica viene disciolta in acqua, ed è completamente assente quando le bollicine sono formate da altri gas o da aria.
Per ottenere in casa le bibite gasate analcoliche è sufficiente aggiungere biossido di carbonio (anidride carbonica o CO2) al liquido tramite un sifone da seltz oppure attraverso il metodo più tradizionale ed economico, cioè l’aggiunta di bicarbonato di sodio e acido tartarico. Si tratta di sostanze in polvere facilmente reperibili in farmacia. Il bicarbonato è un sale basico noto per le sue proprietà digestive. L’acido tartarico invece è di origine naturale, si estrae dall’uva; è commestibile e normalmente usato per la lievitazione dei dolci. Insieme queste due sostanze, una basica e l’altra acida, disciolte in una bottiglia d’acqua tappata, reagiscono e liberano anidride carbonica. Il gas così formato si libererà sotto forma di bollicine una volta tolto il sigillo.
Un ultimo suggerimento: se al posto dell’acido tartarico si utilizza quello citrico (reperibile al supermercato) si ottiene un piacevole gusto di limone, che con l’aggiunta di un po’ di zucchero, darà vita alla ‘gazzosa’.
Il metodo è semplice come bere un bicchier d’acqua… La questione si complica nel caso delle bevande alcoliche e dei vini gasati come lo champagne o lo spumante. Ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo nel prossimo numero!
Ricetta – Tisane e bibite gasate fai da te
- Procurarsi bicarbonato di sodio e acido citrico o tartarico in polvere
- Preparare una bottiglia d’acqua o di bevanda aromatizzata a temperatura ambiente. Non riempirla fino all’orlo; lasciare spazio all’anidride carbonica che si formerà
- Versare 5 gr di bicarbonato e 4 gr di acido citrico (o tartarico a seconda del gusto). Con queste dosi si ottengono circa 9 gr di anidride carbonica utili per 1 litro di acqua
- Il bicarbonato è amaro, quindi la regola grossomodo è: se il sapore è amaro aggiungete un po’ di acido; se è troppo acido aggiungete un pizzico di bicarbonato
- Tappare la bottiglia, con tappi ermetici per evitare la dispersione del gas
- Capovolgerla più volte finché le polveri non si siano completamente sciolte
- Porre in frigorifero e gustare durante una pausa di freschezza
Credo sia meno costoso comprare le bustine di idrolitina o prodotti simili al supermercato. Se non sbaglio sono ancora in vendita. La composizione è esattamente quella che avete indicato voi.